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ACQUEDOLCI' - STORIA E DESCRIZIONE DELLA CITTA' |
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ACQUEDOLCI' - STORIA E DESCRIZIONE DELLA CITTA' |
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Acquedolci si trova posizionata, ai piedi dei Monti Nebrodi, sulla Nazionale Messina - Palermo, fra
S. Agata Militello (da molti ancora impropriamente chiamata Sant'Agata di Militello) e Caronia
Marina. Caratteristica per le sue ville signorili, per il celebre carnevale
(tra i migliori in Sicilia), per la sua
Grotta di San Teodoro (col suo antico Castello) e per la sue peculiarità
turistiche che la rendono uno dei centri più graziosi dell'intera costa
Tirrenica. La forte crescita demografica ed urbanistica e anche l'esigenza amministrativa di gestire con più efficienza i servizi principali, hanno portato la città di Acquedolci, nel 1969 (esattamente il 12 Novembre), a reclamare ed ottenere l’autonomia. Il Paese si trova incastonato tra le verdi e belle colline alberate e lo scenario delle fantastiche Isole Eolie, la cui "leggiadria" delle forme vulcaniche, conferisce al paesaggio di Acquedolci nel suo insieme, un tono sicuramente suggestivo.
Riguardo l'origine del nome vi sono vi sono diversità di posizioni. Alcuni sostengono che il nome di Acquedolci tragga origine dalla spiaggia, detta proprio "delle Acque Dolci" altri invece fanno risalire la sua nascita alla presenza di una copiosa fonte che oggi sgorga alle falde del Pizzo Castellaro. Tale corso d’acqua, che prende il nome di Favara, anticamente veniva dolcificato dalla canna da zucchero la cui produzione era molto fiorente in Acquedolci.
Quest'ultima produzione non è più oggi meta dei produttori locali. La
produzione agricola principale è quella degli agrumi. Nel suo complesso la
città sembra, comunque, essere proiettata verso uno sviluppo turistico e
commerciale. |
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Tra gli uomini celebri di Acquedolci ricordiamo il sopra citato Gen. Di Giorgio eletto deputato nel 1913 nel Collegio di Mistretta; nel 1919 fu riconfermato nel Collegio di Messina. In quegli anni fu anche Ministro di Gabinetto di Benito Mussolini. Di Giorgio morì a Palermo nel 1932.
Tra gli
Altri acquedolcesi illustri, vi sono anche i generali
Rubino, Ricca, Artale,
ed il Prof. Ricca Salerno. I primi tre furono illustri nomi delle Forze armate dell'epoca
mentre Il prof. Ricca Salerno viene
ricordato come un grande maestro di Diritto di livello nazionale; Da
ricordare anche l'Arciprete
Antonino Di Paci, il quale oltre a lasciare
una grande testimonianza di religiosità tra i suoi fedeli va ricordato anche
per essere stato tra quelli che si sono lungamente battuti per il
raggiungimento dell'autonomia del paese di Acquedolci. A
Don Di Paci si deve anche la nascita dell'istituzione "Beata Vergine Assunta" in Acquedolci, per la cui realizzazione egli contribuì con la donazione del
terreno in cui essa sorge.
Tra le opere storiche, di rilievo sono la Chiesa Madre, posta al centro del
paese ed il Castello ed intitolata a San Benedetto il Moro. Il tempio
dedicato a San Benedetto il Moro, custodisce fra l'altro nel suo interno,
tre belle statue in legno. Raffigurano il crocifisso, San Francesco di Paola
e San Benedetto il Moro.
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EVENTI ANNUALI |
a) Il carnevale, noto in tutta la Sicilia. |